COME SCRIVERE IL CURRICULUM VITAE: I 10 ERRORI PIÙ COMUNI – PRIMA PARTE

21 Ott,20 | Lavoro

Il Curriculum Vitae è il documento che racconta la tua storia professionale e formativa. È lo strumento principe per farti conoscere in modo diretto dalle aziende e dalle società di selezione del personale.
Con il CV promuovi la tua candidatura sul mercato del lavoro, con l’obiettivo di accedere alla fase successiva del percorso di selezione: il colloquio.
Per scrivere un buon curriculum sono necessari tempo ed attenzione.

Sulla base dell’esperienza nella revisione e scrittura di CV, ho pensato possa essere utile scrivere un articolo in cui elenco i 10 errori più comuni che capita di fare. Data lunghezza, il post sarò diviso in due parti: in questa prima trovi i primi 5 mentre gli altri 5 li puoi leggere nella seconda parte del post, clicca qui.

1- INVIARE A TUTTI LO STESSO IDENTICO CV

È sbagliato pensare che il CV, una volta scritto, possa essere inviato così com’è a tutti indistintamente o, al massimo, apportarvi qualche aggiornamento. In realtà il CV dovrebbe essere un documento dinamico, che va modulato a seconda del destinatario.

In generale, il CV è strutturato sulla base delle tue competenze, della tua storia professionale e formativa e del tuo stile personale. Ma per essere veramente efficace il curriculum va adattato alle diverse realtà aziendali a cui lo invii e alle inserzioni a cui rispondi.
La persona che leggerà il tuo CV, infatti, non lo valuterà in modo assoluto nel suo complesso, ma cercherà la corrispondenza del tuo profilo con la posizione lavorativa a cui ti stai candidando.
Quindi, così come per la cover letter, anche il Curriculum Vitae va rivisto e modificato ogni volta che lo invii.

2- COMPILARE IL CURRICULUM VITAE COME FOSSE UNA BIOGRAFIA

A volte capita di ricevere CV scritti come fossero una biografia del candidato, la cronaca del percorso formativo e delle esperienze professionali.
Un CV scritto male, penalizza l’esperienza di lettura del destinatario e l’immediata visibilità delle competenze del candidato.

Un CV efficace, invece, è strutturato in sezioni distinte e separate: dati anagrafici, percorso formativo, esperienze professionali, lingue conosciute e capacità informatiche, e altre sezioni minori. In questo modo le informazioni contenute nel curriculum risulteranno ordinate e più incisive.

3- CV IN FORMATO EUROPASS QUANDO NON È RICHIESTO

Il CV Europass o CV formato europeo è un modello di curriculum pensato dalla Commissione Europea nel lontano 2002 con l’obiettivo di creare un CV standard per il territorio europeo. Questo formato si caratterizza da un layout preimpostato a colonne, con sezioni e sottosezioni da compilare. La forma grafica è rigorosa e asciutta.
Ma è il formato giusto con cui costruire il tuo cv? Dipende a che tipo di società vuoi inviarlo.
Normalmente il cv formato europeo viene richiesto dagli enti pubblici, le università e tutte quelle realtà aziendali legate a concorsi e assegnazioni di incarichi. Quindi se vuoi inviare il CV ad uno di queste categorie di aziende, il CV Europass è perfetto. Negli altri casi, salvo sia espressamente richiesto, è preferibile scegliere un formato CV classico a sezioni, meno rigido e più personalizzabile.

4- CURRICULUM TROPPO LUNGO O TROPPO CORTO

La lunghezza del CV dipende molto dagli anni di esperienza e anche dal tipo di lavoro che si svolge (per esempio, in alcune professioni è importante indicare l’elenco delle pubblicazioni o dei progetti svolti).
La regola che il cv deve stare solo su una pagina non è così rigida. Tieni presente che le aziende e i recruiter non scartano a priori un CV di 2 pagine, anche di 3 solo perché è troppo lungo. Quello che conta è usare un po’ di equilibrio e buon senso. Ad esempio, se hai 2 anni di esperienza e scrivi un CV di 3 pagine, è probabile che hai incluso informazioni che non sono interessanti e coerenti con la posizione a cui ti stai candidando.
Così come se lavori da 10 anni e il tuo profilo professionale occupa mezza pagina e l’altra metà è occupata dalla formazione, forse è troppo sintetico e hai scritto solo l’elenco in ordine cronologico dei ruoli che hai ricorperto.

5- SCRIVERE SOLO LE COMPETENZE E NON I RISULTATI

Questo è un errore molto comune: fare l’elenco delle mansioni e delle competenze, senza indicare i progetti svolti e i risultati conseguiti.
Quando pensi a come scrivere il tuo Curriculum Vitae, non essere vago. Il CV è il tuo primo biglietto da visita, non è solo l’elenco cronologico dei “job title” e dei titoli professionali che hai ottenuto.
Ciò che rende significativo e interessante il tuo CV sono proprio i progetti più significativi che hai gestito ed i risultati concreti che hai raggiunto. Perciò per rendere il tuo CV unico e distinguibile dagli altri, oltre al tuo job title, includi anche una breve descrizione dei principali progetti di cui sei stato responsabile, delle azioni che hai esercitato per raggiungere gli obiettivi e dei risultati ottenuti.

Un consiglio: comincia a rivedere il tuo Curriculum Vitae seguendo questi primi 5 consigli su come scrivere bene il curriculum vitae. Nel prossimo post ti darò qualche consiglio sulla forma grafica del cv, la lunghezza, la foto e ti darò qualche cenno sulle parole chiave e le forme verbali da preferire.