Ne ho fatti tantissimi, come selezionatrice. Alcuni, come candidata.
Il colloquio di lavoro è il momento cruciale del processo di ricerca del lavoro desiderato. Ma come come fare per superare facilmente il colloquio di lavoro?
Quello che ho capito in questi anni è che i candidati spesso trascurano due elementi fondamentali: la prima impressione e la preparazione al colloquio.
LA PRIMA IMPRESSIONE È MOLTO IMPORTANTE
La prima impressione – reciproca – si forma nella primissima fase dell’incontro. Con grande difficoltà nelle fasi successive del colloquio si riuscirà a cambiare o cancellare.
Quindi come fare a gestire al meglio l’entrata in scena? Ecco qualche suggerimento che spero potrà esserti utile per superare facilmente il colloquio di lavoro:
- Fai in modo di arrivare puntuale o qualche minuto in anticipo, ma non troppi, e avvisare se in caso di ritardo.
- Quando parliamo di lavoro, l’abito fa il monaco. Come scegliere il dress code per il colloquio è molto importante. Deve essere in linea con il tipo di azienda e il ruolo al quale ti sei candidato. il dress code cioè il tuo stile di abbigliamento è il primo biglietto da visita che il selezionatore noterà subito.
- Presta attenzione al tuo linguaggio non verbale. La stretta di mano deve essere sicura e decisa, la postura eretta ma non rigida e fai attenzione a non gesticolare troppo. Ultima cosa importantissima: ricordati di mantenere il contatto visivo con l’interlocutore. Trovarsi davanti un candidato che guarda il tavolo quando risponde non è incoraggiante e fa sorgere tanti dubbi. Quindi cerca di controllare l’ansia da colloquio di lavoro e guarda negli occhi il selezionatore con naturalezza.
- Ricordati che nel ruolo del selezionatore non c’è giudizio. Si tratta di una valutazione (reciproca) e non vede l’ora di trovare la persona giusta con le competenze adatte a ricoprire la mansione vacante.
- Quindi sii il più naturale possibile e rispondi in maniera chiara e coincisa, veritiera e coerente arricchendo le risposte con esempi concreti, progetti gestiti e i risultati raggiunti.
ARRIVA AL COLLOQUIO PREPARATO
Il colloquio di lavoro va preparato. Sempre. Ma si fa a prepararsi al colloquio?
Vuol dire conoscere molto bene il proprio CV e la descrizione della mansione che l’azienda sta cercando ed averne fatto un’attenta comparazione tra i due. Questa consapevolezza ti permette di impostare la tua narrazione in modo da valorizzare i tuoi punti di forza e pensare d’anticipo a come smorzare le aree di debolezza.
Approfondisci la conoscenza dell’azienda. Studia la sua organizzazione, quali sono i suoi prodotti e servizi, il modello di business, i principali dati economici e finanziari, cerca informazioni sui recenti lanci di prodotti o servizi, sugli investimenti fatti e i piani di sviluppo e di innovazione. Saprai rispondere in modo più consapevole e mirato alle domande.
Arriva preparato anche sulle persone che incontrerai. Prima del colloquio devi avere chiaro con chi sosterrai il colloquio: da quanto è in azienda, che percorso professionale ha maturato, in quali società ha lavorato prima, che studi ha fatto. Cerca sul sito o su LinkedIn chi sono l’amministratore delegato e i principali capi funzione.
Ti svelo un trucchetto. Verifica se in rete ci sono video in cui il tuo interlocutore (Selezionatore o Manager) parla dell’azienda o di altri argomenti professionali. Avrai la possibilità di osservare qual è la sua cifra comunicativa, il suo stile e quali argomenti e termini predilige nel dialogo. Durante il colloquio con queste informazioni avrai più possibilità di entrare in sintonia ed essere più efficace e sicuro nella conversazione.
E COME RISPONDERE BENE ALLE DOMANDE
Ascolta attivamente cioè con grande attenzione e partecipazione comunicativa. Esercitati a formulare risposte dirette, coerenti ed efficaci senza essere troppo sintetico o prolisso.
E’ importante cosa dici, ma altrettanto fondamentale è come lo dici. Perciò cura il tono di voce e il contatto visivo con l’interlocutore quando rispondi.
Prepararsi richiede molto più che cercare su Google l’elenco delle famose 5 domande più ricorrenti (le trovi ovunque in internet). Vuol dire sapere argomentare e sostenere il tuo CV con un diverso livello di profondità della semplice ripetizione di quello che c’è scritto.
Il colloquio infatti non è una semplice lettura del cv. Le domande possono essere di varia natura a seconda delle informazioni che il selezionatore desidera ottenere: possono essere di tipo situazionale, di logica, comportamentali, che propongono la soluzione di un “caso aziendale”, di learning agility.
Lo sapevi che esistono tante tecniche di colloquio?
Una delle più utilizzate è quella conosciuta come S.T.A.R., che prevede l’esposizione di esempi da parte del candidato secondo lo schema Situazione, T(task) compito, Azione, Risultato.
Per prepararti ti propongo questo semplice esercizio: prova a raccontare un progetto di successo, che hai sviluppato in università o in azienda, ripercorrendo le tappe del metodo di selezione STAR. Ad esempio:
S “sono stato nominato capo progetto….”
T “ mi è stato chiesto di…”
A ”io ho pensato di fare ….”
R ”e a fine progetto ho ottenuto…”
Esercitati a ripercorre le tappe più significative del tuo cv utilizzando questo schema.
Spero che questo post ti sia piaciuto e possa esserti utile. Se vuoi fare una “prova di colloquio” clicca qui sotto e vai al Modulo 4:
Per ogni informazione puoi scrivimi alla mail amanda@amandafranchi.com